Gipo, che di solito limitava le sue
lente letture a scrittori giapponesi e a noir di James Hadley Chase,
un giorno chiese allo Stego di consigliargli un romanzo.
Dopo averci pensato a lungo, Stego gli
allungò il famoso romanzo di Gonciarov: ”Penso che Oblomov ti
piacerà; è figo e di sicuro potrai immedesimarti nel personaggio!”.
La cosa poi finì lì e cadde nel
dimenticatoio.
Tre mesi dopo lo Stego entrò in camera
di Gipo per cercare una penna: sulla scrivania accanto alla finestra
era aperto un libro. Vicino una vecchia copia de La Stampa. Dovevano
essere così da tempo, poiché le pagine erano ingiallite dal sole.
Si avvicinò vide che si trattava del primo capitolo di Oblomov e
lesse: “... ma le pagine aperte erano impolverate e ingiallite: si
vedeva che quei libri erano stati abbandonati da tempo: il giornale
portava la data dell'anno precedente ...”
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